Ricordo di una collega

Yvette De Coen
Da quando ho iniziato a occuparmi del sito ho dovuto purtroppo scrivere degli articoli in ricordo di colleghi dell’AIF o di persone che hanno contribuito alla ricerca didattica o scientifica della fisica. Questa volta scrivo per ricordare una mia collega, già socia dell’AIF, che ci ha lasciato in questi giorni.

Yvette aveva studiato fisica a Bruxelles e divideva la sua vita tra Malvaglia, in Val di Blenio, e la capitale belga dove vivevano sua mamma, sua sorella e le sue nipoti. Dopo gli studi si era trasferita in Ticino nel paese originario di sua mamma e insegnava scienze al ginnasio. Nel 1982, con l’istituzione della scuola media unica e del liceo da triennale a quadriennale, aveva iniziato a insegnare fisica al Liceo di Bellinzona fino al momento della pensione. La sua malattia, iniziata prima della pandemia, l’ha costretta a vivere questi mesi di restrizioni in solitudine confinata in una stanza d’ospedale.

Siamo stati colleghi al liceo di Bellinzona dal 1982 al 2002 e amici appena ci siamo conosciuti. Era una persona buona, gentile, riconoscente e, soprattutto, generosa e disponibile ad aiutare gli altri in qualsiasi momento, non solo a parole. La collega ideale, sempre di buon umore e pronta a condividere battute e momenti conviviali. Tutti i colleghi che arrivavano al liceo di Bellinzona trovavano in lei un aiuto per l’insegnamento e per il morale. Chi scrive lo ha sperimentato in momenti difficili della propria vita. Abbiamo condiviso esperimenti di laboratorio, gite di studio, esami di maturità, momenti tristi e momenti di gioia, pranzi di Natale con la sua famiglia e classi, che ci scambiavamo dopo un biennio per dare loro l’opportunità di avere visioni diverse dell’insegnamento della nostra materia.

Yvette era ben voluta dagli studenti, che aiutava nelle difficoltà. Ancora oggi quelli che incontro mi chiedono di lei e la ricordano con affetto.

 GH

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