Il Nobel per la Fisica 2024
08/10/2024
Conferenze
Come uno scienziato: “osservare, misurare, cercare relazioni”
Stefania Pagliara, Dipartimento di Matematica e fisica ‘Niccolò Tartaglia’, Università Cattolica di Brescia
I bambini in età pre-scolare e nei primi anni della scuola primaria ci pongono tantissime domande che hanno come tema principale il mondo che li circonda, vogliono capire come funziona, vogliono scoprire il perché dei fenomeni. Obiettivo primo dell’insegnamento delle scienze nella scuola, primaria e secondaria di primo grado, è non smorzare nei bambini la naturale capacità di porre domande, di stupirsi ed entusiasmarsi davanti ai fenomeni naturali, di avere “atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che li stimolino a cercare spiegazioni di quello che vedono succedere” [1]. Interessare e meravigliare gli studenti durante una lezione di scienze non è tuttavia semplice, è il frutto di un’attività di ricerca didattica complessa, profonda, capillare che non lascia niente al caso, che non improvvisa, ma coniuga, continuamente, nelle piste di lavoro proposte agli alunni, una profonda conoscenza epistemologica della disciplina con un’attenta progettazione didattica. Partendo dai primi anni della scuola primaria verranno presentati metodi e strumenti capaci di creare un ambiente cognitivo stimolante, che diano la possibilità a tutti di intervenire attivamente in un clima di ascolto e di attenzione, che stimolino gli allievi a superare le difficoltà, a considerare diverse variabili, altri punti di vista, senza dare mai le risposte, ma facendo emergere queste dalla discussione [2]. Verranno proposti esempi di curriculi disciplinari verticali di scienze con una scelta di contenuti adatti alla fascia di età cognitiva e affettiva, verranno suggeriti esperimenti attraverso cui mostrare il fenomeno oggetto di studio e strategie che consentano agli studenti di andare oltre l’osservato per approfondire, ampliare e stimolare il processo di astrazione tipico delle materie scientifiche [3].
Riferimenti bibliografici
[1] MIUR, Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione, Le Monnier, Firenze, 2012.
[2] Rocard M., Csermely P., Jorde D., Lenzen D., Walberg-Henriksson H., & Hemmo V., Rocard report: “Science education now: A new pedagogy for the future of Europe”, EU 22845, European Commission, 2007.
[3] Giacomini G., Appiani E., Leonardi L., Pagliara S., Una proposta di Scienze basata sull’Inquiry – Come favorire apprendimenti significativi valorizzando la componente emotiva, Scuola Italiana Moderna, Editrice La Scuola, n.8, 2021.
Da Galileo a Margherita…oltre le stelle!
Alessia Zurru, Laboratorio Scienza e AIF
Una sola valigia e due storie da raccontare. Il viaggio comincia nella città famosa per la sua Torre pendente: qui nasce un certo Galileo Galilei, che in una notte d’estate, puntando il suo cannocchiale verso la Luna dà il via ad una rivoluzione scientifica che toglie la Terra dal centro del mondo.
A poca distanza da Pisa, quasi 400 anni dopo, nasce a Firenze l’astrofisica Margherita Hack. Il racconto della vita e delle scoperte della scienziata che nel 2022 avrebbe compiuto 100 anni, ci permetterà di oltrepassare i confini del Sistema Solare e scoprire così che la nostra stella è solo una fra miliardi di stelle.
L’Orchestra di Einstein
Dal battito del cuore al concerto dell’orchestra
Giorgio Häusermann, Il Giardino della scienza (Ascona) e AIF
La lezione-spettacolo prende spunto dall’affascinante figura di Einstein e della sua nota passione per la musica e per il violino per affrontare il tema delle onde, del suono e della musica, coinvolgendo gli studenti attraverso exhibit, giochi e animazioni, che li porteranno alla scoperta della fisica del suono, argomento che affascina i giovani ma spesso non viene affrontato in modo interessante nei curricoli scolastici. Partendo dalle oscillazioni e dal battito del cuore ci si chiederà cosa occorre per produrre, trasmettere e percepire un suono. Con strumenti di vario tipo si produrranno suoni per fare musica insieme e per accompagnare un racconto. Il finale sarà a sorpresa con un’orchestra che avrà il pubblico come protagonista.
Laboratori
Per ogni laboratorio è indicato il settore per il quale si ritiene più adatto. Quelli per cui è indicato “per tutti i settori” saranno replicati declinandoli in modo da essere adattati ai diversi livelli.
Cosa bolle in pentola – Un percorso a spirale su temperatura e calore basato sull’inquiry – Indicato per la scuola primaria
Stefania Pagliara, Elisa Appiani, Laura Leonardi, Università Cattolica del Sacro Cuore, Brescia
Il workshop intende proporre un percorso longitudinale volto a promuovere lo sviluppo del pensiero scientifico dalla classe prima alla classe quinta della scuola primaria. Le attività ideate sono basate sull’IBSE (Inquiry-Based Science Education) e prevedono come organizzatore concettuale il tema dell’energia, con un particolare focus sulle grandezze fisiche temperatura e calore e i relativi meccanismi di propagazione. Il percorso didattico si basa sul presupposto, messo in luce da numerose ricerche in didattica delle scienze, che non esista un’età al di sotto della quale non sia opportuno guidare gli allievi verso la conoscenza e la scoperta dei fenomeni naturali attraverso un approccio che, partendo dal concreto e da una valorizzazione dei sensi, possa promuovere l’astrazione. Anche i bambini più piccoli, infatti, sono sensibili a modelli astratti e a relazioni causali ma il nostro sistema scolastico, purtroppo, spesso sottostima le loro reali potenzialità cognitive. Sono quindi necessari percorsi che cerchino di superare la frammentazione che si riscontra nella trattazione dei contenuti fisici, così come vengono proposti dai libri di testo o nelle sequenze tradizionali di insegnamento, che rischiano di promuovere la formazione di ostacoli epistemologici nei discenti. Al contempo, diviene fondamentale mantenere una coerenza nei differenti livelli scolari in relazione ai contenuti proposti attraverso l’ideazione di percorsi a spirale che possano promuovere e implementare potenzialità già presenti negli allievi per farle progredire.
Un laboratorio in tasca con uno smartphone – Indicato per la scuola secondaria di primo grado
Giovanni Pezzi AIF, Science on stage e Palestra della scienza, Faenza
Alessandro Foschi, AIF e Palestra della scienza, Faenza
Avere uno smartphone significa avere in tasca un laboratorio. Vedremo insieme, durante il workshop, come si può esplorare il modo della luce, del suono, del movimento utilizzando le app degli smartphone. Come cambia l’intensità della luce con la distanza? Come si trasforma uno smartphone in un microscopio? Si può studiare un semplice pendolo? Posso misurare la forza centrifuga o la pressione atmosferica? Quanto rumore c’è in questo ambiente? Risponderemo a queste e altre domande realizzando piccoli esperimenti con smartphone e app.
L’insegnante Reinventore:
– Esperimenti di Astronomia per la scuola primaria
– Esperimenti di Astronomia per la scuola secondaria di primo grado
Beniamino Danese, AIF e Reinventore srl, Verona
Il tema del laboratorio è l’esplorazione del cielo notturno, in particolare il cielo stellato. C’è una guida per questa esplorazione, ed è il testo “Trova le costellazioni” di H.A. Rey del 1954, che viene fornito ai partecipanti insieme agli altri materiali.
I lavori di didattica dell’astronomia di Rey, seppur datati all’epoca della conquista dello spazio, vengono tuttora considerati innovativi e di riferimento. Rey è un maestro dell’approccio pratico (bisogna uscire a osservare il cielo notturno, con libri, mappe, lampadine e oggetti vari) e dell’approccio pittorico (stelle e costellazioni vengono disegnate e memorizzate).
L’esplorazione avrà tre ingredienti: scientifica (si possono fare previsioni sul cielo stellato, tipo stasera ci sarà quella costellazione in quella posizione, e così sarà); didattica (procedendo di attività in attività, si imparano veramente le stelle e costellazioni); ed evocativa (a un’attività sulle stelle si chiede di essere come trasportati in una radura del bosco, di notte, a vedere le stelle).
Dalla Scintilla … al Suono – Indicato per tutti i settori
Alessia Broggi, AIF e Il Giardino della Scienza, Ascona (Svizzera)
Maria Grazia Furinghetti, AIF e scuola dell’infanzia, Genova
Perché sfregando la capocchia di un fiammifero sulla striscia apposita della scatola si producono scintille e il fiammifero si incendia?
Cosa succede strofinando un palloncino gonfiato sui capelli (o su un panno di lana)? E sfregando una gomma su un tratto di matita o di penna? Perché?
Perché sfregando una corda di violino con l’archetto si produce un suono?
Con un semplice gesto, come lo sfregamento tra materiali, si osservano effetti disparati. Quando indaghiamo sulle cause di questa eterogeneità di fenomeni scopriamo la varietà della materia che ci circonda e le sue proprietà.
Possiamo stimolare gli allievi ad individuare altre situazioni analoghe sperimentate nella quotidianità, insieme fare ipotesi e trovare spiegazioni.
Perché sale? Perché scende?
Esperimenti per sviluppare l’apprendimento critico – Indicato per tutti i settori
Cinzia Catanzaro, AIF e IC Terzo Milazzo (ME), scuola secondaria di I grado
Giorgio Häusermann, AIF e Il Giardino della scienza, Ascona
Sabina Sarti, AIF e Liceo Scientifico Dini, Pisa
L’obiettivo è sviluppare l’apprendimento critico attraverso semplici esperienze che possono animare la discussione in classe.
Dalle esperienze riguardanti salire e cadere, ma anche più in generale l’aumento e la diminuzione di una certa grandezza fisica, vogliamo portare gli studenti a ragionare sul perché di un determinato comportamento e quali sono le cause, principali o secondarie, che lo determinano nonché imparare a discutere e a ragionare se una certa spiegazione può essere convincente o meno.
Per ogni argomento vengono proposti ai gruppi di partecipanti alcuni esperimenti da svolgere, corredati di domande e di documentazione che può contenere anche concetti sbagliati o incompleti.
Nella seconda parte del workshop ogni gruppo presenterà gli esperimenti, le risposte alle domande e le osservazioni fatte.
Di che colore sei? – Indicato per per tutti i settori
Silvia Reggiani, AIF e Liceo Scientifico e Linguistico “Guglielmo Marconi”
La percezione che abbiamo del colore degli oggetti è dovuta a tre elementi fondamentali: la sorgente di luce, le caratteristiche dell’oggetto illuminato e le caratteristiche del sensore occhio, mentre spesso viene erroneamente considerato una proprietà degli oggetti.
In questo semplice laboratorio analizzeremo questi tre elementi mostrando che il colore è un fenomeno complesso, ma anche affascinante e divertente.
Il Giardino Astronomico – Indicato per la scuola primaria
Romana Romagnoli, AIF e I.C. di Arcevia (AN), scuola primaria
Niviana Grizi, AIF e I.C. di Arcevia (AN), scuola primaria
Laura Francesio, AIF e Liceo Scientifico “Belfiore”, Mantova
Cosa intendiamo quando diciamo: “ Il Sole sorge/tramonta?”, “ Il Sole è alto/basso sull’orizzonte?”
Per rispondere a queste domande saranno presentate attività sperimentate con classi della scuola primaria In un’ottica verticale, le attività possono essere comunque sviluppate a diversi gradi di complessità e formalizzazione e sono proponibili nei diversi livelli scolastici in funzione degli
obiettivi didattici che si vogliono realizzare.
Si propone di costruire un percorso che aiuti lo studente ad interiorizzare il proprio orientamento spaziale, il vicino e il lontano da sé. Inoltre, attraverso un approccio ludico-motorio ma anche tramite l’esecuzione di misure a partire dall’esperienza diretta, vengono introdotti i primi elementi di scienza della Terra (sistema Terra-Sole).
Ai gruppi di partecipanti verranno proposte diverse attività con le quali si chiederà, nella seconda parte del workshop, di elaborare un percorso in un’ottica di didattica per competenze